Durante il nostro viaggio on the road in South Florida nel gennaio 2020 abbiamo dedicato una giornata alla scoperta dell’Everglades National Park, nel tragitto da Miami alle Isole Keys. Dopo un tour in airboat nella parte nord del parco, abbiamo esplorato la zona meridionale delle Everglades, percorrendo la US9336. Lungo i 60 km che collegano l’ingresso del parco a Flamingo si trovano molti sentieri, che consentono di cogliere la varietà del paesaggio e di avvistare la fauna selvatica. Per la nostra escursione di un giorno nelle Everglades abbiamo selezionato alcuni brevi percorsi, toccando diversi punti della distesa paludosa tra laghi, hammock e alligatori.
Per via della bassa elevazione, le Everglades sono bagnate dall’acqua dei bacini idrici circostanti per la maggior parte dell’anno, tranne nella stagione secca. Noi siamo stati proprio in questo periodo e, se da un lato è più facile avvistare la fauna, non ci sono insetti ne umidità, dall’altro la vegetazione è arsa dal sole. La quantità e la qualità delle acque che bagnano le Everglades sono critiche per la sopravvivenza di molte piante e animali che popolano il parco. La deviazione dei corsi d’acqua per l’agricoltura e lo sviluppo urbano sta mettendo sempre più a rischio l’ecosistema di questo territorio unico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
1. TOUR IN AIRBOAT NELLE EVERGLADES
In 30 minuti di auto da Miami abbiamo raggiunto il punto di partenza del nostro tour in airboat, situato lungo la US41. Questa strada collega Miami al Golfo del Messico, attraversando la parte nord delle Everglades, ed è chiamata anche Tamiami Trail. Prima di imbarcarci, abbiamo assistito ad una spiegazione di 20 minuti sulla fauna del parco in un’area con alcuni esemplari di serpenti e alligatori in cattività. Da qualche tempo nel parco hanno rilevato la presenza di pitoni e ci sono persone incaricate di catturarli, perché alterano l’ecosistema.
Dopo questa introduzione, siamo partiti per il tour di 1 ora nella palude con un airboat privato. L’airboat scivola a gran velocità sull’immensa distesa paludosa, facendo delle dolci derapate ad ogni cambio di direzione. Per attenuare il forte rombo dell’elica, ci hanno fatto indossare le cuffie. Abbiamo avvistato molti uccelli, come aironi e aninghe, e alcuni alligatori. Nel parco ci sono oltre 3700 alligatori e quelli da noi avvistati erano femmine di circa 3 metri. Le femmine sono più facili da trovare rispetto ai maschi, perché rimangono per un po’ di tempo nel punto in cui depongono le uova. La nostra guida ci ha spiegato la differenza tra alligatore e coccodrillo: quest’ultimo vive nelle acque salate delle zone costiere, è più aggressivo, ha un colore più chiaro della pelle ed il muso più appuntito, dal quale fuoriescono i denti. Al termine del tour si può fare una foto con un cucciolo di alligatore.
Seppur turistica e molto dibattuta, a me l’esperienza in airboat è piaciuta. Se avete intenzione di visitare le Everglades, la consiglio per raggiungere zone più interne e remote del parco. Per godere del paesaggio e della natura, vi suggerisco di fare il tour privato e di farlo di mattina, quando c’è ancora poca gente. Considerate che durante le ore del giorno gli alligatori emergono dall’acqua per prendere il calore del sole e, soprattutto nella stagione secca, sono più facili da avvistare.
Abbiamo prenotato dall’Italia il tour privato di 1 ora in airboat da Coopertown The Original Airboat Tour al costo di 56,00$ a persona (50,00$ costo tour + 3,00$ ingresso parco + 7% di tasse). Il costo di un tour di gruppo partiva da 23,00$ a persona. Oltre all’imbarco per gli airboat, qui si trova anche un ristornate che propone carne di alligatore. Per info: http://coopertownairboats.com/.
2. GATOR GRILL
Se siete diretti verso sud e volete assaggiare la carne di alligatore, potete andare al Gator Grill nei pressi di Homestead. Questo locale è l’unico nel raggio di chilometri che ha il permesso per cucinare questo tipo di carne. Nel nostro caso, la cameriera ci ha però confessato che si trattava di carne proveniente dalla Louisiana e non di esemplari locali. Solitamente si cucina la coda dell’alligatore, che viene lavorata in bocconcini. Noi abbiamo fatto tappa al Gator Grill per pranzo e abbiamo assaggiato un basket di bocconcini di alligatore con patatine fritte, platano fritto e insalata, il tutto ricoperto da una spolverata di paprika. La carne di alligatore sembra quella di pollo, ma è più tenera e meno saporita. Un’altra specialità che potete assaggiare qui sono le frog legs o cosce di rana. Il locale ha uno spazio all’aperto con i tavoli per mangiare.
Per info: http://evergladesgatorgrill.business.site/.
3. INGRESSO ALL’EVERGLADES NATIONAL PARK
L’Everglades National Park ha tre ingressi, accessibili rispettivamente da Homestead, Miami e Everglades City. L’ingresso meridionale del parco è quello in prossimità di Homestead e si trova lungo la US9336, dopo l’Ernest Coe Visitor Center e prima del Royal Palm Visitor Center. Questo ingresso è sempre aperto e per entrare nel parco bisogna pagare un biglietto. Il costo del biglietto varia in base al tipo di veicolo e in base al fatto che siate parte o meno di gruppi organizzati.
Il costo per l’ingresso del nostro van da 7 persone è stato in totale di 30,00$. Per info: http://www.nps.gov/ever/index.htm.
4. ANHINGA TRAIL
Ci siamo dunque addentrati nelle Everglades meridionali lungo la US9336, che percorre il parco fino a Flamingo. Abbiamo posteggiato all’altezza del Royal Palm Visitor Center e abbiamo raggiunto a piedi il punto di inizio dell’Anhinga Trail, un sentiero ad anello di circa 1 km su passerelle in legno. Il percorso sovrasta un lago ricoperto di fiori di loto e ninfee, dove si scorgono tartarughe, uccelli e alligatori. Bisogna avere un po’ di pazienza e guardare con attenzione per scorgere gli alligatori, che periodicamente emergono dall’acqua e si appostano in qualche angolo della palude. Questo è uno dei sentieri più belli e l’unico del nostro itinerario in cui abbiamo visto gli alligatori. Presso il Royal Palm Visitor Center si trovano tavoli da picnic e servizi igienici. Ci sono inoltre diversi cartelli che ricordano che è illegale disturbare e dare da mangiare agli animali.
5. PA-HAY-OKEE LOOKOUT TOWER
In 20 minuti di auto abbiamo raggiunto il posteggio della Pa-hay-okee Lookout Tower, una piattaforma panoramica nel cuore delle distesa paludosa. Il nome Pa-hay-okee significa “fiume d’erba” nella lingua degli indiani Seminole e così venivano chiamate in origine le Everglades. Una breve passerella in legno conduce al punto sopraelevato, da cui si può godere di un’ampia veduta sulla palude. Il percorso si snoda tra cipressi e mangrovie, che abbiamo trovato in gran parte secchi, mentre il manto erboso della palude è fatto di sawgrass, un tipo di erba con i bordi dentati. La dentatura serve a questa pianta per non essere mangiata e per raccogliere le gocce di rugiada nella stagione secca.
6. MAHOGANY HAMMOCK TRAIL
Abbiamo proseguito per altri 15 minuti di auto fino al punto di inizio del Mahogany Hammock Trail, che attraversa un’isola di vegetazione tropicale, chiamata appunto hammock. Il sentiero ad anello su passerella in legno è lungo 700 metri e permette di osservare le piante che crescono nel folto hammock e competono per la luce del sole. Abbiamo visto un antico albero di mogano, che funziona come riparo dal vento per la flora e la fauna del posto, e un albero strangolatore, che è in grado di sopravvivere in situazioni di spazio e luce limitati, avvolgendo con le radici una pianta ospite fino a prendere il suo posto nella vegetazione.
Tornando al posteggio, abbiamo notato uno strato spugnoso sulla superficie acquosa della palude: si tratta del perifiton. Questa microflora ha un ruolo molto importante per l’ecosistema, perché fornisce i nutrienti a pesci e girini durante la stagione delle piogge e serve come rifugio per diversi animali nella stagione secca.
7. WEST LAKE TRAIL
In altri 15 minuti di auto siamo arrivati all’inizio del West Lake Trail, a pochi chilometri dal Flamingo Visitor Center. Questo sentiero di 600 metri su passerella in legno attraversa una foresta di mangrovie fino al West Lake. Nel parco ci sono tre tipi di mangrovie: bianche, rosse e nere. Lungo il sentiero abbiamo visto anche le bromeliacee, che crescono sui rami degli alberi. Queste piante immagazzinano acqua piovana alla base delle loro foglie, creando un habitat per piccoli animali, come insetti, serpenti e rane. La maggior parte delle mangrovie intorno a questo percorso era secca, mentre la parte di passerella che si affaccia sul lago era chiusa, perché danneggiata da un uragano nel 2017. Nonostante il paesaggio fosse in uno stato di abbandono, le luci del tramonto lo hanno reso molto suggestivo.
8. HOMESTEAD
Al crepuscolo abbiamo lasciato le Everglades per raggiungere la cittadina di Homestead, dove abbiamo pernottato. Per cena ci siamo spostati nella zona centrale lungo Krome Ave, nei pressi del Vecchio Municipio. La città era deserta e forse di giorno avrei potuto apprezzarla meglio, ma resto dell’idea che Homestead sia solo un punto di appoggio per visitare le Everglades e non offra altri motivi per spingersi fino qui.
L’unico aspetto positivo del nostro passaggio ad Homestead è stato l’albergo in cui abbiamo pernottato, il Fairway Inn Florida City Homestead Everglades, un classico motel americano con stanze spaziose e pulite. La struttura si estende su un ampio piazzale con posteggio e presenta un angolo con piscina. Il costo di una camera doppia con 1 letto matrimoniale large è stato di 69,00€, colazione inclusa.
Per info aggiornate sulle tariffe e per prenotare vi rimando alla pagina di booking.com: http://bit.ly/2YE7w9G.
Nonostante meriti di essere visitato, l’Everglades National Park non è tra i luoghi della Florida che più mi hanno entusiasmato. A prima vista, il paesaggio si ripete e l’avvistamento della fauna non è così semplice. Per cogliere al meglio le peculiarità naturalistiche del parco servirebbero certamente più giorni. Tuttavia, se avete poco tempo a disposizione, visitare le Everglades in giornata può comunque darvi un’idea della vastità e dell’unicità di questa zona paludosa, che caratterizza gran parte del territorio del South Florida.
Guida di viaggio suggerita: