Nel cuore dello Sri Lanka si trovano le pianure centrali, che ospitano i resti delle antiche capitali del regno singalese e siti archeologici molto importanti, come la Roccia di Sigiriya. Le città di Dambulla, Polonnaruwa e Anuradhapura rappresentano i vertici di un triangolo immaginario, che si delinea in un territorio pianeggiante ricoperto da laghi, giungla e parchi naturali, formando appunto il cosiddetto Triangolo Culturale dello Sri Lanka. In questo post vi racconto il mio itinerario nel Triangolo Culturale, che ho visitato durante il viaggio nella Lacrima d’India nell’agosto 2016 e che rientra tra i luoghi da non perdere sull’isola, perché profuma di storia e di spiritualità.
1. DAMBULLA
Il nostro itinerario nel Triangolo Culturale dello Sri Lanka è iniziato da Dambulla, che abbiamo raggiunto da Kandy in circa 2 ore di autobus. L’autista era determinato a superare chiunque si trovasse lungo la sua scia: un’esperienza da provare, quella della guida asiatica! Accanto a me si è seduta una ragazza ed è nata subito una piacevole conversazione, incrociando per un attimo le nostre vite.
Dambulla è una piccola cittadina attraversata da un’arteria principale, che si dirama all’altezza della Clock Tower. C’è qualche ristorante e vari negozi (con insegne davvero kitsch!), soprattutto di abbigliamento e oggetti per la casa. Al momento della nostra visita non c’erano negozi di souvenir. Lungo la strada A9, nel tratto tra Matale e Dambulla, ci sono diversi giardini delle spezie, che propongono visite guidate.
Una volta arrivati a Dambulla, abbiamo lasciato i bagagli nella guesthouse e siamo andati con i tuk tuk al Golden Temple e al Royal Rock Temple, situati leggermente fuori dal centro.
GOLDEN TEMPLE
Il Golden Temple è un recente tempio dominato da un’enorme statua in oro di Buddha seduto. Da qui inizia la scalinata che porta al Royal Rock Temple. Nella salita abbiamo incontrato molte scimmie e ammirato meravigliosi scorci sulle pianure centrali.
ROYAL ROCK TEMPLE
Il Royal Rock Temple è un complesso di cinque grotte con pareti ricoperte da dipinti e numerose statue di Buddha. Le grotte sono state fondate più di 2000 anni fa come luogo di culto. Nei secoli sono stati introdotti vari abbellimenti fino a creare l’opera d’arte che oggi vediamo. Il re Walagamba, che fece dipingere queste grotte per farne dei templi, sarebbe fiero della loro immutata bellezza!
La visita al Royal Rock Temple è stata gratuita. Bisogna lasciare le scarpe fuori dal tempio a pagamento e bisogna coprirsi gambe e spalle, perché è considerato un luogo sacro. La durata della nostra visita, inclusa la salita, è stata di circa 1.30h.
2. ROCCIA DI SIGIRIYA
La mattina del giorno successivo abbiamo raggiunto la Roccia di Sigiriya con un pullmino privato da Dambulla. Noi siamo arrivati verso le h07.30 del mattino, evitando così il caldo soffocante durante la salita. Abbiamo terminato la visita verso le h10.30, vedendo tante altre persone in fila per salire. Vi consiglio quindi di andarci di mattina presto per evitare la calura e le folle di turisti. Anche il tardo pomeriggio con la luce del tramonto è un buon momento e deve essere meraviglioso!
Sigiriya è l’enorme roccia che si innalza solitaria in mezzo alle pianure centrali dello Sri Lanka. L’insolita forma non è l’unica straordinarietà di Sigiriya: la sua cima piatta nasconde infatti le rovine di un antico palazzo reale, aggiudicandole un posto tra i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il palazzo reale è stato fondato dal re Kasyapa I (477-495 d.C.), che ha saputo sfruttare la posizione inattaccabile all’apice della roccia a 180 m di altezza. Subito dopo il regno di Kasyapa I, il sito fu convertito in un monastero fino al XIII secolo e poi abbandonato.
Il costo dell’ingresso alla Roccia di Sigiriya è stato di 30,00 $ a persona. La durata della visita è stata di 3h, ma se volete passeggiare nei giardini e visitare il Sigiriya Museum considerate almeno mezza giornata. All’ingresso ci sono guide disponibili per tour a pagamento.
INGRESSO A SIGIRIYA
L’ingresso a Sigiriya mi è apparso teatrale: la roccia domina su tutto il paesaggio circostante e una distesa di Giardini Acquatici, con prati, laghetti e fontane, conduce alla sua base. Dalla base inizia la scalinata per raggiungere la cima, che si snoda attraverso i Giardini Rocciosi e i Giardini Terrazzati. La salita non è fisicamente impegnativa, ma può creare qualche difficoltà a chi, come me, soffre di vertigini.
GALLERIA DEGLI AFFRESCHI e MIRROR WALL
Salendo lungo una scala a chiocciola quasi sospesa nel vuoto, abbiamo raggiunto la Galleria degli Affreschi, con alcune damigelle dipinte sulle pareti. Diverse sono le teorie legate a questi dipinti: potrebbero rappresentare le concubine del re Kasyapa I oppure divinità. Abbiamo proseguito verso il Mirror Wall, un muro dalla superficie lucida in cui i visitatori dal VII al XIII secolo d.C. hanno inciso alcuni versi che esaltano la bellezza delle damigelle dipinte negli affreschi e della natura circostante. Queste incisioni sono chiamate i Graffiti di Sigiriya.
ZAMPE DI LEONE (LION’S PAWS)
Siamo arrivati alle Zampe di Leone (Lion’s Paws), situate a metà del percorso. Queste zampe sono ciò che rimane di una scultura raffigurante l’intero animale e poggiano su una terrazza con i resti di alcune postazioni di difesa.
SALITA SULLA CIMA DI SIGIRIYA
Passando tra le Zampe di Leone, abbiamo proseguito lungo la scalinata sospesa ai bordi della parete: all’improvviso un signore singalese, vedendomi in difficoltà per le vertigini, mi ha preso per mano e mi ha trascinato fino su! All’inizio ho pensato che fosse un gesto di aiuto, ma una volta arrivati in cima mi ha chiesto i soldi: state attenti ai soccorritori improvvisati! Siamo arrivati finalmente sulla cima di Sigiriya, tra i resti del palazzo reale di re Kasyapa I che ricoprono una superficie di 1.5 ettari. Nella parte ovest ci sono le rovine del palazzo, mentre nella parte est ci sono le cisterne. La vista dall’alto è straordinaria e vale tutta la fatica della salita.
COBRA-HOOD CAVE, AUDIENCE HALL e ASANA CAVE
Ritornando verso la base della roccia, abbiamo incontrato altri punti di interesse: la Cobra-Hood Cave è un pezzo di roccia che assomiglia alla testa di un cobra; la Audience Hall è ciò che resta di una sala delle udienze con un enorme trono; l’Asana Cave è riconducibile ad un luogo di preghiera che era parte del monastero successivo al palazzo.
Una serie di bancarelle di souvenir ci ha accompagnati verso l’uscita. Questi souvenir mi sembravano migliori rispetto a quelli che abbiamo incontrato da altre parti, anche se più costosi. Se avete tempo, vi consiglio comunque di approfittare di queste bancarelle, perché non si trovano facilmente souvenir in giro per lo Sri Lanka!
La Roccia di Sigiriya si può vedere dall’antistante Roccia di Pidurangala. Molte persone preferiscono questa opzione rispetto alla visita al sito di Sigiriya, perché più economica. Per me la salita a Sigiriya e la veduta dalla sua cima restano imperdibili in un viaggio nel Triangolo Culturale dello Sri Lanka!
3. POLONNARUWA
Dopo la visita a Sigiriya, ci siamo spostati in una delle due antiche capitali dello Sri Lanka: Polonnaruwa. Questa cittadina è stata capitale del regno singalese per tre secoli, dal X al XIII secolo d.C., ed oggi è dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nell’immenso parco archeologico di Polonnaruwa sono custodite le rovine del regno di Parakramabahu I (1153-1186) e del suo successore Nissanka Malla (1187-1196), che si affacciano sul bacino artificiale di Parakrama Samudra.
Le rovine sono divise in raggruppamenti: il Royal Palace, il Quadrilatero, il Gruppo Settentrionale, il Gruppo della Rest House ed il Gruppo Meridionale. Nel nostro percorso abbiamo selezionato alcuni punti di interesse da visitare.
Il costo di ingresso a Polonnaruwa è stato di 25,00 $ a persona. Per la visita al sito considerate almeno mezza giornata. Vi consiglio di iniziare la visita di mattina presto, evitando le ore più calde. Per entrare in alcune rovine bisogna coprirsi gambe e spalle e togliersi le scarpe.
Vicino all’ingresso del parco abbiamo noleggiato le biciclette per muoverci in modo agile tra un sito e l’altro. Le distanze tra le rovine sono grandi e sarebbe stato impossibile girarle a piedi. Abbiamo tuttavia sottovalutato l’orario ed il caldo del primo pomeriggio! La natura che circonda le rovine offre scarso riparo dal sole, ma ci sono chioschi che vendono bevande e street food sparsi per tutta l’area.
Il costo del noleggio della bicicletta è stato di 500 Rs (circa 2,20 euro) a persona per 3.30h.
MUSEO ARCHEOLOGICO
Prima di addentrarci nel sito, abbiamo fatto una visita al Museo Archeologico, dove sono esposti oggetti ritrovati a Polonnaruwa, riproduzioni in miniatura e testimonianze della vita nell’antica capitale.
ROYAL PALACE
Il primo gruppo che abbiamo visitato è stato il Royal Palace, dove sorgono i resti del palazzo reale di Parakramabahu I. Si pensa che questo edificio in origine fosse alto sette piani. Tra le rovine meglio conservate c’è la Sala delle Udienze, con una scalinata sorvegliata dalle statue di due leoni e i resti di un colonnato.
QUADRILATERO
Ci siamo spostati verso il gruppo del Quadrilatero. Il nome deriva dal fatto che le rovine sono disposte su una piattaforma quadrata. La struttura di maggiore interesse e la più spettacolare è il Vatadage, un tempio buddhista circolare. Questo tempio ha un diametro di 18 m e racchiude i resti di un dagoba, contenente quattro statue di Buddha seduto. Tra le varie rovine del Quadrilatero spicca anche un libro gigante in pietra di 9 m dal nome Gal Pota, che esalta le virtù del re Nissanka Malla.
Nei dintorni del Quadrilatero abbiamo incontrato altri piccoli templi induisti dedicati a Shiva, che custodiscono un simbolo sacro di forma fallica, il lingam.
GRUPPO SETTENTRIONALE
Abbiamo continuato a pedalare verso le rovine del Gruppo Settentrionale. Qui ci siamo trovati davanti al Rankot Vihara, il dagoba più grande di Polonnaruwa con un’altezza di 54 metri, e al Lankatilaka, un tempio buddhista con mura spesse dai sofisticati bassorilievi, che ospita una statua di Buddha in piedi. Entrambi gli edifici erano utilizzati per la cremazione dei componenti della famiglia reale.
Poco più a nord abbiamo incontrato il Gal Vihara, a mio parere il monumento più bello di Polonnaruwa. Il Gal Vihara racchiude un gruppo di quattro statue di Buddha scolpite in una parete rocciosa: due statue lo rappresentano seduto, una statua lo rappresenta in piedi e l’altra lo ritrae sdraiato. Questo sito è tutt’ora un luogo di culto e i fedeli in preghiera gli conferiscono un’aura spirituale, che poco trapela dalle altre rovine ormai inaridite.
Non siamo riusciti a vedere il Gruppo della Rest House, che racchiude i resti del palazzo reale di Nissanka Malla, ed il Gruppo Meridionale, che si trova più lontano dall’ingresso del parco.
4. ANURADHAPURA
L’indomani abbiamo proseguito il nostro itinerario nel Triangolo Culturale dello Sri Lanka verso Anuradhapura, raggiungendola con un bus express in 1.30h da Dambulla. Dopo esserci sistemati nella guesthouse, siamo andati tra le rovine dell’antica capitale con un pullmino privato con driver. A seguito dell’esperienza con le biciclette sotto il sole cocente di Polonnaruwa, abbiamo optato per girare il sito direttamente con il pullmino, fermandoci nei punti di interesse.
Le rovine di Anuradhapura sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO e risalgono agli anni in cui la città fu capitale del regno singalese (dal IV a.C. al X secolo d.C.). Le rovine sono tuttora riconosciute come luogo di culto: qui si respira una forte spiritualità e, oltre ai turisti, ci sono molti fedeli. I resti sono sparsi in quattro zone principali, tra musei, giardini, laghi e dagoba: il Mahavihara, il Monastero di Abhayagiri, la Cittadella e Jetavanarama. Nel nostro percorso abbiamo selezionato alcuni punti di interesse da visitare.
Il costo di ingresso ad Anuradhapura è stato di 25,00 $ a persona. Per la visita al sito considerate almeno mezza giornata. Vi consiglio di evitare le ore più calde. Per entrare in alcune rovine bisogna coprirsi gambe e spalle e togliersi le scarpe.
JETAVANARAMA
La nostra visita al sito di Anuradhapura è iniziata dall’area di Jetavanarama. Qui spicca il Jetavanarama Dagoba, che risale al III secolo d.C. All’epoca di costruzione era il più grande dagoba del mondo, mentre oggi misura circa 70 metri in altezza, come altri dagoba presenti nel sito.
MONASTERO DI ABHAYAGIRI
Abbiamo proseguito verso nord tra le rovine del Monastero di Abhayagiri. Qui ci siamo soffermati sull’imponente Abhayagiri Vihara, un enorme dagoba costruito dal re Walagamba nel I secolo d.C. Il dagoba è alto circa 71 metri e per la sua ristrutturazione sono stati utilizzati oltre 2 milioni di mattoni.
Vicino al dagoba ci sono le Kuttam Pokuna (Vasche Gemelle), due vasche usate dai monaci per le abluzioni rituali, e la Eth Pokuna (Vasca dell’Elefante), usata per raccogliere l’acqua piovana. Tra i resti del monastero è degna di nota anche la Pietra di Luna, una pietra scolpita con elaborati disegni, tra le più belle dello Sri Lanka.
MAHAVIHARA
Infine abbiamo raggiunto l’area di Mahavihara, il centro spirituale più importante di Anuradhapura, che ospita il Sri Maha Bodhi, un albero sacro molto antico. Nelle complesso di rovine abbiamo visto il bianco Thuparama Dagoba, il dagoba più antico dello Sri Lanka. Al momento del nostro passaggio il tempio era addobbato a festa e c’erano tanti fedeli in preghiera. Pare che nel tempio sia custodita la clavicola destra di Buddha.
A sud dell’area abbiamo visto anche il Isurumuni Raja Maha Viharaya, un tempio con bellissime sculture e un punto panoramico sul paesaggio circostante.
Il costo dell’ingresso al tempio Isurumuni Raja Maha Viharaya è stato di 200 Rs (circa 0,90 euro) a persona.
5. COLLINA DI MIHINTALE
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la Collina di Mihintale, che si dice essere il luogo da cui si è diffuso il buddismo in Sri Lanka. Questo posto ha davvero un’atmosfera mistica e al tramonto è ancora più suggestivo. Dalla cima della collina la veduta delle pianure all’imbrunire è magnifica, uno dei momenti più belli del viaggio in Sri Lanka.
La Collina di Mihintale è cosparsa di templi, statue e monumenti. Il driver ci ha lasciato nel parcheggio più vicino allo spiazzo del Sela Chethiya, un bianco dagoba circondato da colonne, terra rossa e palme. Tra la vegetazione spiccava una grande statua bianca di Buddha seduto e la Aradhana Gala, una roccia sulla cui sommità era ammassata un sacco di gente in attesa del tramonto. Noi abbiamo preferito salire fino al Mahaseya Dagoba, il più grande di Mihintale, dove abbiamo goduto di una vista meravigliosa e senza ressa. Vi consiglio di assistere al tramonto da qui!
Il costo di ingresso alla Collina di Mihintale è stato di 500 Rs (circa 2,20 euro) a persona.
DOVE DORMIRE NEL TRIANGOLO CULTURALE DELLO SRI LANKA
Come per le altre tappe del nostro viaggio in Sri Lanka, anche per il Triangolo Culturale abbiamo alloggiato in due guesthouse, una a Dambulla e l’altra ad Anuradhapura.
HOTEL PLANET RESIDENCY
A Dambulla siamo stati alla guesthouse Hotel Planet Residency. A parte il patio centrale, adornato con piante tropicali, le camere erano molto basic e la pulizia non impeccabile. La colazione si doveva richiedere a parte ed è stata buona. L’ospitalità è stata come sempre cortese: ci hanno accolti una ragazza e due bambine che, nonostante non parlassero molto l’inglese, hanno cercato di darci tutte le informazioni necessarie per visitare i dintorni. Stando fuori tutto il giorno, per noi questa guesthouse è andata bene come base per dormire. Se non cercate comfort e vi serve un punto d’appoggio economico a Dambulla, tenetela in considerazione.
Il costo di 3 camere doppie per 2 notti è stato in totale di 135,00 euro, inclusa la colazione. Per info: https://bit.ly/3GAFuPw.
LONDON PALACE
Ad Anuradhapura siamo stati alla guesthouse London Palace, una struttura più grande, più curata e meglio organizzata di quella di Dambulla. C’è uno spazio comune con la reception e i tavoli per la colazione e poi ci sono le varie stanze. La colazione si doveva richiedere a parte ed è stata buona. L’arredamento era basic, ma le camere disponevano di accessori, come frigo, TV e condizionatore, e la pulizia era buona. Vi consiglio questa guesthouse se cercate un posto semplice e mediamente confortevole per alloggiare ad Anuradhapura.
Il costo di 3 camere doppie per 1 notte è stato in totale di 151,00 euro, inclusa la colazione. Per info: https://bit.ly/3tAYr0S.
COME MUOVERSI NEL TRIANGOLO CULTURALE DELLO SRI LANKA
Per muoverci nel Triangolo Culturale dello Sri Lanka abbiamo optato per usare i mezzi pubblici, un’altra esperienza che consiglio vivamente. Le tratte sono brevi e regalano uno spaccato unico della realtà locale.
- Per andare da Kandy a Dambulla abbiamo preso un autobus in partenza dalla stazione di Goods Shed di Kandy. La stazione è un vero delirio: ci sono autobus incastrati senza senso e un flusso continuo di persone che camminano tra un bus e l’altro. Per individuare l’autobus diretto a Dambulla, l’unica soluzione è stata chiedere in giro! Una volta a bordo, i nostri zaini sono stati ammassati accanto all’autista, mentre noi abbiamo trovato facilmente posto a sedere, essendo il capolinea. Prima che il bus partisse, diversi venditori ambulanti salivano e scendevano, urlando le loro migliori offerte! Il costo del biglietto per l’autobus da Kandy a Dambulla è stato di 90 Rs (circa 0,40 euro) a persona ed il tragitto è durato 2.30h.
- Per andare da Dambulla a Sigiriya e Polonnaruwa abbiamo richiesto un pullmino con driver alla nostra guesthouse, contattandola via mail dall’Italia. Sigiriya è raggiungibile in 30 minuti di auto da Dambulla e si può facilmente raggiungere anche con autobus e tuk tuk. Polonnaruwa dista 30 minuti di auto da Sigiriya. Il costo del pullmino con driver per la giornata è stato di 12500 Rs (circa 55,00 euro) in totale.
- Per andare da Dambulla ad Anuradhapura abbiamo preso un bus express, ossia un pullmino con meno posti, più veloce (perché effettua meno fermate lungo il percorso) e leggermente più costoso rispetto agli autobus classici. Il costo del biglietto per il bus express è stato di 190 Rs (circa 0,80 euro) a persona ed il tragitto è durato 1.00h.
- Per visitare i templi di Anuradhapura e la Collina di Mihintale abbiamo richiesto un pullmino con driver alla nostra guesthouse una volta arrivati sul posto. Come detto sopra, il modo più bello per girare i siti di Polonnaruwa e Anuradhapura è la bicicletta, ma se fa molto caldo l’auto può essere una buona alterativa. Il costo del pullmino con driver per la giornata è stato di 8500 Rs (circa 40,00 euro) in totale.