Cosa fare e vedere ad Atene in 3 giorni: un viaggio nella Grecia antica e non solo

Il weekend ad Atene è stato il primo viaggio dopo un anno e mezzo di stand by per il covid-19. L’entusiasmo ormai alle stelle unito ad una città viva, vissuta, trasandata e a tratti elegante, che si dipana al cospetto di una Acropoli di indiscussa bellezza, hanno decisamente posto questa capitale europea tra le mie preferite. Nell’articolo trovate tanti consigli su cosa vedere ad Atene, dove mangiare, dove dormire e come muoversi in città, in base alla mia esperienza nel giugno 2021.

Per visitare Atene dovrete convivere con i suoi gatti, veri sovrani dell’antica capitale! I gatti sono liberi di gironzolare tra il sali scendi di vicoli, di esplorare i siti archeologici, di riposare sotto gli alberi di arancio, di infilarsi in qualche taverna a caccia di cibo e di arrampicarsi su una delle tante colline per ammirare dall’alto l’immensa distesa di case bianche. Li incontrerete ovunque ad Atene, alla stregua dei suoi abitanti.

GIORNO 1

Abbiamo dedicato il primo giorno ad Atene al quartiere di Monastiraki e all’Antica Agorà, concludendo con la vista di un magnifico tramonto dalla Collina del Licabetto.

1. MONASTIRAKI

Monastiraki è il vivace quartiere del centro, dove si respira la mescolanza di culture che nei secoli ha toccato la città. Brulicante di gente a tutte le ore, gremita di negozietti e locali, è il cuore pulsante di Atene. Siamo passati innumerevoli volte per le vie di Monastiraki, grazie anche alla comoda fermata della metropolitana a Monastiraki Square. Questa zona è un buon punto di partenza per scoprire la città e sicuramente tra le cose da vedere ad Atene.

AVISSINIAS SQUARE

Abbiamo iniziato ad esplorare il quartiere da Avissinias Square, la piazza in cui si svolge quotidianamente il mercatino delle pulci. Il mercato raggiunge il massimo fervore di domenica, quando compaiono più bancarelle ricolme di chincaglierie e si popola di gente. Noi ci siamo passati sia il venerdì sia la domenica e vi consiglio quindi di venirci (anche) di domenica mattina. Lungo la via pedonale Ifestou proseguono i negozietti di abbigliamento, scarpe e souvenir: c’è anche un negozio di tavole da backgammon, il gioco nazionale greco!

Negozio di antiquariato nel mercatino delle pulci di Avissinias Square ad Atene.
Bancarelle di antiquariato nel mercatino delle pulci di Avissinias Square ad Atene.
Tavole da backgammon nei negozi di Monastiraki ad Atene.

MONASTIRAKI SQUARE

Siamo arrivati a Monastiraki Square, un crocevia di persone, tra cui venditori ambulanti, artisti di strada e mendicanti: fate attenzione a tenere stretti borsa e portafogli! Questa piazza per me ha un fascino esotico e racchiude l’essenza della città.

Sullo sfondo dell’Acropoli si trovano la Chiesa dell’Assunzione della Vergine, conosciuta anche come Piccolo Monastero (Monastiraki), che da il nome alla piazza, e la Moschea di Tsistarakis, uno dei pochi lasciti di epoca ottomana. Alle spalle della moschea ci sono le rovine della Biblioteca di Adriano, la più grande opera che l’imperatore fece costruire ad Atene. Noi abbiamo visto le rovine dall’esterno, facendo il giro dell’isolato e apprezzandone ugualmente la grandezza.

Cosa vedere ad Atene: Monastiraki Square con l'Acropoli sullo sfondo.

MITROPOLEOS SQUARE

Abbiamo proseguito verso Mitropoleos Square, dove si innalza la Cattedrale di Atene. Risalente al XIX secolo con interni dalle tonalità blu, bianche ed oro, la cattedrale ortodossa è conosciuta anche come Grande Chiesa Metropolitana. Vicino alla cattedrale c’è la graziosa chiesetta ortodossa di Agios Eleftherios, risalente al XII secolo con interni in pietra ed esterni in marmo, nota anche come Piccola Chiesa Metropolitana.

Interni blu e oro della Cattedrale di Atene a Mitropoleos Square.
Chiesetta ortodossa di Agios Eleftherios vicino a Mitropoleos Square ad Atene.

AGORA’ ROMANA

Percorrendo Adrianou, la principale arteria commerciale di Monastiraki, siamo arrivati alla Agorà Romana. Durante l’epoca romana, questa era la zona dedicata al mercato. Tra le rovine presenti nel sito, sono ancora visibili la porta di ingresso a quattro colonne dedicata ad Athena Archegetis, i resti delle colonne dei portici, la Moschea di Fethiye del XVII secolo e la Torre dei Venti. Questa torre a forma ottagonale, risalente al II secolo a.C., è stata costruita come stazione metereologica ed è quasi interamente fatta di marmo pentelico (il marmo estratto dalle cave del Monte Pentelico, vicino ad Atene). All’interno è visibile il meccanismo idraulico che alimentava un orologio ad acqua. Vicino alla Torre dei Venti ci sono i resti del vespasiano, il bagno pubblico.

La nostra visita all’Agorà Romana è durata circa 40 minuti. Per visitare i siti archeologici di Agorà Romana, Antica Agorà, Acropoli e Tempio di Zeus, abbiamo fatto il ticket package da 30,00 euro, valido per 5 giorni. Per info: http://odysseus.culture.gr/h/3/eh355.jsp?obj_id=2402.

Foto di gruppo tra i resti delle colonne dei portici nell'Agorà Romana di Atene.

2. ANTICA AGORA’

Abbiamo così raggiunto la zona dell’Antica Agorà di Atene, che si estende ai piedi dell’Acropoli. L’Antica Agorà è attraversata dalla via Panatenaica, che veniva percorsa durante la processione finale delle Grandi Panatenee, celebrazioni in onore della Dea Athena. L’Antica Agorà era il centro economico, politico e sociale di Atene e qui fu ucciso Socrate nel 399 a.C.

La nostra visita all’Antica Agorà è durata circa 1.30h. Per visitare i siti archeologici di Agorà Romana, Antica Agorà, Acropoli e Tempio di Zeus, abbiamo fatto il ticket package da 30,00 euro, valido per 5 giorni. Per info su orari e costi: http://odysseus.culture.gr/h/3/eh355.jsp?obj_id=2485.

Resti dell'Antica Agorà di Atene con il Tempio di Efesto sullo sfondo.

MUSEO DELL’AGORA’

Una tappa obbligatoria è la visita al Museo dell’Agorà, ospitato in quella che un tempo era la Stoà di Attalo, una galleria commerciale. Per allestire il museo sono stati uniti 10 dei 21 negozi che erano presenti al piano terra della stoà. Qui sono esposti oggetti che vanno dal tardo neolitico al periodo bizantino.

Tra le cose che più mi sono rimaste impresse c’è la tomba con i resti di una giovane ragazza, dove sono visibili i braccialetti, gli orecchini e gli spilli in rame che indossava; gli ostraka, ossia pezzi di ceramica con incisi i nomi di alcuni cittadini, usati per votare coloro che dovevano allontanarsi dalla città con l’accusa di ostracismo; un orologio idraulico, usato dagli oratori per tenere il tempo durante i loro discorsi; un antico seggiolone per bambini.

Cosa vedere ad Atene: colonne del porticato del Museo dell'Agorà.
Vetrina con gli ostraka esposti al Museo dell'Agorà di Atene.

RESTI ARCHEOLOGICI

Nel sito abbiamo visto la Chiesa dei Santi Apostoli, una chiesetta bizantina in pietra del II secolo d.C. che custodisce al suo interno frammenti di affreschi, e il Tempio di Efesto, un tempio dorico ottimamente conservato che si erge in solitaria su una collina.

Tra i vari resti archeologici sparsi nell’area, sono degni di nota il Monumento agli Eroi Eponimi, un piedistallo che sosteneva le statue in bronzo degli eroi di ciascuna delle 10 tribù di Atene, sulla base delle quali è stata organizzata la città nel VI a.C., e il Tholos, una struttura circolare dove vivevano e lavoravano a rotazione 50 rappresentanti delle tribù di Atene, come membri del governo della città.

Foto di gruppo davanti al Tempio di Efesto nell'Antica Agorà di Atene.

Per i più appassionati, poco distante dall’Antica Agorà, lungo la via Adrianou, c’è la sede dell’Hard Rock Cafè di Atene. Per me vale sempre la pena di dare una sbirciata in questi negozi per scovare i curiosi cimeli di qualche rock star!

3. COLLINA DEL LICABETTO

Per l’ora del tramonto abbiamo raggiunto la Collina del Licabetto con la funicolare. Dalla fermata della metropolitana Evangelismos abbiamo proseguito lungo la via Ploutarchou, che si inerpica sull’altura con un susseguirsi di scalinate, fino a raggiungere la Teleferika. Questa funicolare del 1888 risale il versante della collina attraverso un tunnel coperto.

La Collina del Licabetto è la più alta di Atene con i suoi 277 metri. Uscendo dalla funicolare siamo passati dal ristorante, che si trova al di sotto del belvedere. Una volta sul belvedere, si apre una vista da togliere il fiato: un’immensa distesa di case bianche, che va dall’entroterra fino al mare, sotto il cielo rosa del tramonto. Mentre le luci della città si accendono, anche l’Acropoli si illumina in lontananza. Sulla cima della collina si trova un campanile e la bianca chiesetta di Agios Georgios, che rendono l’atmosfera ancora più suggestiva.

La salita con la funicolare a/r è costata 7,50 euro a persona. Per info: https://www.lycabettushill.com/.

Cosa vedere ad Atene: tramonto sulla città che arriva fino al mare dalla Collina del Licabetto.

GIORNO 2

Abbiamo dedicato il secondo giorno ad Atene alla visita di Piazza Syntagma e del quartiere di Plaka, per poi immergerci nella storia dell’Acropoli e concludere con un altro magico tramonto dalla Collina di Filopappo.

1. SYNTAGMA SQUARE

Syntagma significa “costituzione”, che fu proclamata qui il 3 settembre 1843. La grande Piazza Syntagma è dominata dal Palazzo del Parlamento, costruito tra il 1836-1842 come Palazzo Reale ed entrato nella sua attuale funzione nel 1934.

Davanti al Palazzo del Parlamento c’è la Tomba del Milite Ignoto, che ogni ora è il palcoscenico del cambio della guardia. Alle h11.00 della domenica il cambio della guardia raggiunge la massima spettacolarità, ma noi ci siamo accontentati di vederlo il sabato, nella versione più contenuta, ed è stato comunque piacevole. Le guardie presidenziali, chiamate evzones, sorvegliano il palazzo da gabbiotti in legno bianchi e blu e sono vestite con la divisa degli antichi guerrieri delle montagne.

Piazza Syntagma con il Palazzo del Parlamento sullo sfondo ad Atene.
Cosa vedere ad Atene: cambio della guardia davanti al Palazzo del Parlamento in Piazza Syntagma.

Al termine del cambio della guardia, abbiamo dato un’occhiata alla fermata della metropolitana Syntagma. Oltre ad una collezione di tele e antichi vasi, lungo una parete è esposta una sezione archeologica protetta da vetrate. Abbiamo poi fatto una passeggiata all’ombra dei Giardini Nazionali, un bellissimo spazio verde che un tempo era adibito a giardini reali.

2. PLAKA

Plaka è uno dei quartieri più antichi di Atene, situato alle pendici dell’Acropoli. Oggi è una zona turistica, popolata da negozi, ristoranti e qualche interessante museo.

BAGNO PUBBLICO DEI VENTI

Il Bagno Pubblico dei Venti è un hammam di epoca ottomana, nonché l’unico della città rimasto fino ad oggi. E’ stato in funzione fino al 1965 e dopo la ristrutturazione conclusa nel 1999 è diventato un museo. Al nostro arrivo la signora alla cassa ci ha fatto una breve introduzione sulla vita nell’hammam.

L’interno è diviso nella zona per gli uomini e nella zona per le donne. La visita segue un percorso attraverso i tre spazi principali di entrambe le zone: la changing room era la stanza in cui si trascorreva la maggior parte del tempo, chiacchierando, bevendo tè e suonando musica; la warm room (tepidarium), con temperature tra i 20-30°C, era la stanza che serviva per acclimatarsi e per fare trattamenti come esfoliazioni o massaggi dopo la permanenza nella zona più calda; la hot room (caldarium) era la stanza calda, con temperature intorno ai 40°C, dove si poteva sostare per poco tempo. Anche se la visita è breve, per me è stato comunque interessante vedere un frammento della cultura ottomana in città. Se vi avanza tempo, considerate questo museo tra le cose da vedere ad Atene.

La nostra visita al Bagno Pubblico dei Venti è durata circa 20 minuti. Il costo del biglietto è stato di 3,00 euro a persona. Per info: http://www.mnep.gr/en/visit/the-bath-house-of-the-winds/the-monument/.

ANAFIOTIKA

Questo piccolo angolo di Plaka è un gioiellino, che per un attimo mi ha riportato su una tipica isola greca. Anafiotika nasce infatti dalla costruzione di case come quelle presenti sull’Isola di Anafi, da cui il nome. Qui le case sono bianche e punteggiate da fiori, collegate da strettissimi vicoli e scalinate, dove un tempo potevano passare solo gli asini. E’ stato divertente intrufolarsi tra i vicoli, che ogni tanto ci hanno regalato bellissimi scorci panoramici sulla città.

Vicoli del quartiere di Anafiotika ad Atene.
Stretti vicoli nel quartiere di Anafiotika ad Atene.

MONUMENTO A LISICRATE

Passeggiando per il quartiere di Plaka abbiamo incontrato questo monumento cilindrico su base quadrata, dedicato al choregus Lisicrate come premio per gli spettacoli teatrali da lui sponsorizzati. Sulla cima del monumento c’è un trifoglio che probabilmente sosteneva il premio. Questo tipo di architettura è stata ripresa nei secoli successivi nei monumenti funebri.

3. MUSEO DELL’ACROPOLI

Siamo arrivati così al Museo dell’Acropoli, aperto nel 2009 per raccogliere una collezione di pezzi unici ritrovati nella “città-alta” di Atene. L’edificio su tre piani è moderno, con pavimento a vetri al pian terreno, che lascia intravedere gli scavi archeologici, e vetrate panoramiche al terzo piano, da cui si vede il Partenone. Il museo è fatto davvero bene e secondo me completa la visita all’Acropoli, quindi vi consiglio di inserirlo tra le cose da vedere ad Atene.

La nostra visita al museo è durata circa 1.30h. Il costo del biglietto è stato di 10,00 euro a persona. Per info: https://www.theacropolismuseum.gr/en/.

SALA DEI PENDII DELL’ACROPOLI

Al pian terreno c’è la Sala dei Pendii dell’Acropoli, che ospita oggetti ritrovati nei santuari e nei villaggi sulle pendici della rocca.

SALA DEI REPERTI ARCAICI

Al primo piano c’è la Sala dei Reperti Arcaici, dove ci sono soprattutto statue che erano nei monumenti dell’Acropoli. In particolare ci sono molte Korai, statue di fanciulle dedicate alla natura femminile della Dea Athena. Le Korai sono rappresentate con abiti decorati e gioielli, mentre con una mano tengono l’orlo della loro veste e con l’altra un’offerta. Ci sono anche statue maschili dette Kouroi, a ricordare le qualità maschili della Dea Athena, come ad esempio la patrona delle vittorie in battaglia (Athena Nike).

Degne di nota sono le copie originali delle Cariatidi, le Korai che sostengono la loggia sud dell’Eretteo. La Cariatidi sarebbero sei, ma nel museo ce ne sono cinque, perché una è esposta al British Museum di Londra. Si chiamano Cariatidi perché sono state associate alle giovani fanciulle di Karyai in Laconia, che usavano danzare in onore della Dea Artemide.

SALA DEL PARTENONE

Al terzo piano c’è la Sala del Partenone, con un nucleo rettangolare delle stesse dimensioni e orientamento del Partenone. Questa sala ospita i pezzi del fregio dell’edificio, che ha una lunghezza totale di 160 metri, ricalcandone esattamente la pianta. Nella sala sono esposte anche le metope e pezzi dei due frontoni. In particolare, sul frontone orientale era raffigurata la nascita di Athena dalla testa di Zeus, mentre su quello occidentale la lotta tra Athena e Poseidone.

4. ACROPOLI

Siamo entrati così nell’Acropoli dall’ingresso orientale, che si trova proprio davanti al museo. Nel momento del nostro viaggio c’era poca gente, complice la recente apertura post-covid e i nuvoloni che preannunciavano un temporale, quindi ci siamo goduti con tutta calma il sito. Se pensate che non valga la pena visitare l’Acropoli, non fate questo errore: mettere piede nel luogo più significativo ed imponente di Atene, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, fa davvero un certo effetto. Per me resta una tappa obbligatoria da inserire tra le cose da vedere ad Atene!

La nostra visita all’Acropoli è durata circa 1.30h. Per visitare i siti archeologici di Agorà Romana, Antica Agorà, Acropoli e Tempio di Zeus, abbiamo fatto il ticket package da 30,00 euro, valido per 5 giorni. Per info: http://odysseus.culture.gr/h/3/eh355.jsp?obj_id=2384.

Cosa vedere ad Atene: il Partenone sull'Acropoli.

TEATRO DI DIONISIO, STOA’ DI EUMENE e ODEON DI ERODE ATTICO

Prima di arrivare alla parte alta fortificata, siamo saliti lungo un sentiero che passa da alcune rovine, tra cui il Teatro di Dionisio e la Stoà di Eumene, una galleria commerciale creata per intrattenere gli spettatori. Il Teatro di Dionisio era un enorme anfiteatro, che poteva ospitare fino a 17.000 spettatori su più di 60 scalinate, di cui oggi ne restano solo una ventina. Più avanti abbiamo incontrato l’Odeon di Erode Attico, uno dei monumenti per me più belli dell’Acropoli. E’ un anfiteatro che ospitava fino a 5000 persone su ripide gradinate in marmo, che oggi viene ancora utilizzato per eventi.

Odeon di Erode Attico lungo il sentiero per salire sull'Acropoli di Atene.

PROPILEI, PARTENONE, ERETTEO e TEMPIO DI ATHENA NIKE

Siamo entrati nella parte alta passando dai Propilei, il maestoso ingresso dell’Acropoli a cinque porte. Varcata la soglia, si è aperta una visuale spettacolare su Atene e mi sembrava di dominare la città da 156 metri. Sulla rocca sorgono diverse rovine ed edifici conservati come il Partenone, l’Eretteo e il Tempio di Athena Nike.

Il Partenone è il tempio dorico più importante della Grecia, costruito in marmo pentelico e dedicato ad Athena Parthènos, patrona della città. Risale al 438 a.C. ed è stato rifatto in alcune parti, visibilmente diverse rispetto all’originale. Non è chiaro quale fosse la sua esatta funzione, ma probabilmente non era un luogo di culto. Questa funzione era infatti attribuita all’Eretteo, un tempio ionico risalente al 406 a.C., che sorge nel luogo più sacro dell’Acropoli. L’Eretteo ha una loggia nord, sostenuta da colonne ioniche, e una loggia sud sostenuta dalle copie delle Cariatidi.

Foto di gruppo sull'Acropoli di Atene con il Partenone sullo sfondo.
Cariatidi che sostengono la loggia sud dell'Eretteo sull'Acropoli di Atene.

Vicino all’ingresso sorge il piccolo Tempio di Athena Nike, in stile ionico e risalente al 425 a.C., costruito per celebrare la dea, di cui ne custodiva una statua. Sulla cima dell’Acropoli sventola la bandiera greca, un simbolo di libertà.

PORTA DI BEULE’ e COLLINA DELL’AEROPAGO

Uscendo dall’Acropoli, siamo passati dalla Porta di Beulè. Questa porta risale al III secolo d.C. e fu aggiunta per rinforzare l’ingresso della città-alta. Accanto all’Acropoli sorge la Collina dell’Aeropago, un’altura rocciosa che offre un ulteriore sguardo panoramico sulla città. Molte persone si siedono qui per riposare dopo la visita all’Acropoli e così abbiamo fatto anche noi.

5. COLLINA DI FILOPAPPO

Per il tramonto siamo saliti a piedi sulla Collina di Filopappo, detta anche Collina delle Muse. Abbiamo percorso un tratto di sentiero lastricato e poi gli scalini fino alla cima, ad un’altezza di 147 metri. Da una parte della collina si vede la città che arriva fino al mare, mentre dall’altra si vede l’Acropoli in tutta la sua bellezza. Questo per me è senza dubbio il posto migliore da cui ammirare l’Acropoli, che si illumina al calar del sole. Noi siamo rimasti circa un’ora in contemplazione seduti sulla roccia e vi suggerisco di inserire questo spettacolo tra le cose da vedere ad Atene.

Cosa vedere ad Atene: veduta dell'Acropoli al tramonto dalla Collina di Filopappo.

Sulla cima della collina c’è il Monumento a Filopappo, dedicato al console romano Gaio Giulio Antioco Epifane Filopappo. Lungo la salita c’è una brevissima deviazione per le Prigioni di Socrate, tre nicchie sbarrate e scavate nella roccia, dove è stato imprigionato il filosofo prima della sua uccisione nell’Antica Agorà.

GIORNO 3

Abbiamo dedicato il terzo giorno ad Atene all’esplorazione del quartiere anarchico di Exarchia, spostandoci poi allo Stadio Panatenaico e al Tempio di Zeus Olimpio.

1. EXARCHIA

Nella mattinata di domenica siamo andati ad esplorare il quartiere anarchico di Exarchia. In questa zona presero vita le rivolte contro la dittatura militare degli anni ’70 e nel corso del tempo fu teatro di altri scontri politici. Di domenica molti locali e negozi sono chiusi, ma le loro serrande imbrattate di graffiti attutiscono il silenzio. Alcuni murales sono scarabocchi, mentre altri sono più comprensibili. Quasi tutti racchiudono un messaggio politico o sociale. Se una delle caratteristiche di Atene è la decadenza, Exarchia non fa eccezione: luoghi abbandonati e muri scrostati, ricoperti di manifesti e murales, raccontano un pezzo della recente storia della città. Questa zona per me è da considerare tra le cose da vedere ad Atene, magari con un tour guidato che possa illustrarne il contesto.

Murales del quartiere anarchico di Exarchia ad Atene.
Cosa vedere ad Atene: street art nel quartiere di Exarchia.

Da Exarchia Square, la piazza principale del quartiere, siamo andati al Parco Naverino, un’area verde recintata e realizzata dagli abitanti della zona. Dentro ci sono giochi per bambini, muretti con pietre colorate e un bellissimo murales che, dalla mia interpretazione, potrebbe essere la metafora della costruzione stessa del parco. Vicino al parco c’è un murales dedicato al giovane Alexis Grigoropoulos, la cui uccisione nel 2008 fece scaturire ulteriori tensioni in Grecia. Siamo poi andati sulla Collina di Strefi, che rispecchia l’animo del quartiere, con muretti ricoperti di graffiti, gradinate e punti panoramici, ed è un luogo di ritrovo.

Vi consiglio di prenotare un tour guidato per comprendere meglio la street art e la storia del quartiere. L’associazione This is Athens with a Local propone dei tour interessanti, ma nel momento del nostro viaggio non erano attivi per le restrizioni legate al covid. Per info: https://www.thisisathens.org/withalocal/.

Murales nel Parco Naverino nel quartiere di Exarchia ad Atene.
Foto di gruppo nelle strade di Exarchia ad Atene.
Parco della Collina di Strefi nel quartiere di Exarchia ad Atene.

2. STADIO PANATENAICO E COLLINA DI ARDITTO

Dopo pranzo abbiamo proseguito verso lo Stadio Panatenaico, l’unico stadio al mondo fatto completamente di marmo. Per questo viene chiamato anche “Kallimarmaro”, che significa “splendidamente marmorizzato”. Nonostante lo stadio si veda anche dall’esterno della cancellata, io sarei voluta entrare per vederlo all’interno. Purtroppo al momento del nostro passaggio lo stavano allestendo per un evento e non è stato possibile.

Nello Stadio Panatenaico avevano luogo le gare atletiche che si tenevano durante le Grandi Panatenee e fu ristrutturato per accogliere le prime Olimpiadi moderne nel 1896. Oltre ad ospitare tuttora numerosi eventi e concerti, ha ospitato anche alcune competizioni durante le Olimpiadi del 2004.

Non potendo entrare nello stadio, siamo saliti sulla vicina Collina di Arditto per ammirarlo dall’alto. Arrivando in corrispondenza della curva, abbiamo avuto una visione d’insieme dello stadio, che nel complesso ospita fino a 70.000 persone.

Per info: http://www.panathenaicstadium.gr/Default.aspx?tabid=84&language=en-US.

Veduta dello Stadio Panatenaico dalla Collina di Arditto ad Atene.

3. TEMPIO DI ZEUS OLIMPIO E ARCO DI ADRIANO

Abbiamo concluso il nostro itinerario ad Atene con la visita ai resti del mastodontico Tempio di Zeus Olimpio. Oggi sono visibili solo 15 delle 104 colonne di cui era costituito il tempio corinzio più grande di tutta la Grecia. Il piazzale in cui sorgono le rovine lascia immaginare quanto fosse grande l’edificio. La costruzione è iniziata nel VI secolo a.C. e si è conclusa con l’Imperatore Adriano nel 131 d.C.

Vicino al tempio c’è l’Arco di Adriano, eretto in onore dell’imperatore, che segnava il confine tra quella che era la vecchia Atene e quella che sarebbe stata la nuova città di Adriano.

La nostra visita al Tempio di Zeus è durata circa 30 minuti. Per visitare i siti archeologici di Agorà Romana, Antica Agorà, Acropoli e Tempio di Zeus, abbiamo fatto il ticket package da 30,00 euro, valido per 5 giorni.Per info: http://odysseus.culture.gr/h/2/eh255.jsp?obj_id=12863.

Foto di gruppo davanti ai resti del Tempio di Zeus Olimpio ad Atene.
Arco di Adriano ad Atene.

Dalla terrazza del ristorante all’ottavo piano dell’Hotel Athens Gate si può ammirare molto bene il Tempio di Zeus Olimpio dall’alto, quindi vi suggerisco di salire.

DOVE MANGIARE AD ATENE

Mangiare ad Atene è un piacere per il palato e per le tasche. Ci sono tanti locali in cui assaggiare i piatti della cucina tradizionale, dai più caratteristici ai più moderni, oppure locali che fanno semplici spuntini greci: in ogni caso si mangia mediamente bene ed il costo è contenuto. Di seguito vi riporto alcuni posti che ho provato personalmente e che vi suggerisco di considerare durante il vostro viaggio ad Atene.

ELVIS

Se volete assaggiare dei souvlaki divini, andate da Elvis. Questo tipico fast food greco si trova in Archimidous 1-5 nel quartiere di Pangrati. Si può prendere d’asporto o mangiare seduti al banco, con la griglia a vista. Ci sono diversi tipi di souvlaki e i miei preferiti sono stati i kebab. Come suggerisce il nome, il tema del locale è la famosa rockstar Elvis Presley. Da non perdere tra i posti dove mangiare ad Atene!

Dove mangiare ad Atene: i souvlaki sulla griglia del fast food Elvis a Pangrati.
Souvlaki di Elvis per un pranzo ad Atene.
Interni del fast food Elvis ad Atene dedicato alla star Elvis Presley.

THANASIS

Questo locale centrale, che ha praticamente colonizzato la via Mitropoleos con i suoi tavoli all’aperto, è turistico ma fa degli ottimi souvlaki serviti sulla tipica pita greca. E’ l’ideale per un pranzo durante la visita in città ed è in una comoda posizione, perché si trova in Mitropoleos 69 nei pressi di Monastiraki Square.

Per info: https://othanasis.com/?lang=en.

Dove mangiare ad Atene: souvlaki di Thanasis vicino a Monastiraki Square.

KANELLA

Kanella è un ristorantino greco a conduzione famigliare, che si trova in Konstantinoupoleos Ave. 70 nel quartiere di Gazi. Qui ci hanno servito l’olio degli ulivi di famiglia da assaggiare con il pane fatto in casa. Come piatto del giorno c’era una ricetta che si tramandavano da generazioni, a base di spinaci, carne macinata e yogurt greco. Anche gli altri piatti erano molto buoni, come ad esempio i tipici involtini in foglia di vite (dolmades), in un ambiente semplice e genuino. Super consigliato per una cena ad Atene.

Piatto a base di yogurt, spinaci e carne macinata durante la cena da Kanella ad Atene.

AVLI

In una porticina nascosta tra le vie di Psyrri c’è la taverna greca Avli. Entrando dalla stretta porta di Agiou Dimitriou 12, ci si ritrova in un piccolo cortile con tavolini bianchi, sedie in legno e persiane blu. La location è davvero molto caratteristica: sembra di essere su un’isola greca, lontano dal caos cittadino. Il menù non è ampio, ma la tradizionale insalata greca con feta non vi deluderà!

Per info: https://bit.ly/3I24f8e.

Dove mangiare ad Atene: insalata con feta della taverna Avli, nel quartiere di Psyrri.
Interni blu, bianchi e legno della taverna Avli ad Atene.

BOUGATSADIGO THESSALONIKI

Questo locale in Platia Iroon 1 nel quartiere di Psyrri, propone varie versioni della bougatsa, un tipico spuntino greco fatto di pasta sfoglia. Può essere preparato nella versione dolce, con crema pasticcera, o salata, con formaggio o carne macinata. Ci sono anche altri spuntini, quindi ve lo consiglio per una pausa sfiziosa.

Tipica bougatsa di Bougatsadigo Thessaloniki nel quartiere di Psyrri ad Atene.

YASEMI

In questo bellissimo caffè in Mnisikleous 23 vi consiglio di fare una merenda o un aperitivo, gustando uno dei tanti dolci fatti in casa e un drink tradizionale, come ad esempio l’ouzo. Potrete sedervi fuori, sulle scalinate di Mnisikleous, la pittoresca via del quartiere di Plaka, all’interno, dove sarete circondati da un ambiente davvero caratteristico, oppure sulla terrazza.

Per info: https://www.yiasemi.gr/.

Torta al cioccolato con bicchiere di ouzo da Yasemi nel quartiere di Plaka ad Atene.
Arredamento interno del Caffè Yasemi nel quartiere di Plaka ad Atene.
Esterno del Caffè Yasemi sulle gradinate di Mnisikleous nel quartiere di Plaka ad Atene.

BRETTOS

Brettos è la distilleria più antica di Atene! Si trova in Kidathineon 41 nel quartiere di Plaka ed è stata fondata nel 1909. Qui potrete assaggiare liquori e altre bevande artigianali: l’ouzo è un must, ma anche la mastiha con succo di limone è molto buona.

Per info: https://brettosplaka.com/.

Scaffali di liquori artigianali della storica distilleria Brettos ad Atene.

LUKUMADES

Questo negozio in Eolou 21 è specializzato nei tipici dolcetti greci chiamati appunto lukumades. Nella versione tradizionale sono palline di pasta fritte ricoperte di miele e cannella, ma qui fanno anche versioni creative con diversi topping, come ad esempio cioccolato e gelato. Davvero consigliato per un dolce spuntino!

Per info: https://www.lukumades.com/.

Tipici lukumades greci con diversi topping della pasticceria Lukumades di Atene.

DOVE DORMIRE AD ATENE

Durante il nostro viaggio di 3 giorni ad Atene abbiamo alloggiato all’Athens Lodge in Karaiskaki 19. L’albergo ha camere spaziose e pulite, con arredamenti moderni. La colazione inclusa era buona. Si trova in un’ottima posizione, a pochi minuti da Monastiraki Square e nei pressi del vivace quartiere di Psyrri, che è pieno di locali, negozietti particolari e street art e che di sera si anima di gente. Consiglio quindi l’Athens Lodge per un soggiorno ad Atene sia per la posizione sia per l’ottimo rapporto qualità prezzo.

Per info: https://athenslodge.com/.

Dove dormire ad Atene: colazione all'Athens Lodge.
Murales nel quartiere di Psyrri, dove si trova l'albergo Athens Lodge.
Luci e locali di sera nel quartiere di Psyrri, dove si trova l'Athens Lodge.
Luci e decorazioni stravaganti della pasticceria Little Kook di Atene lungo le strade di Psyrri.

COME MUOVERSI AD ATENE

In città ci siamo quasi sempre spostati a piedi. Per la tratta da/per l’aeroporto al centro città e per raggiungere alcune zone, come il quartiere di Exarchia, abbiamo utilizzato la metropolitana.

Per usufruire comodamente dei mezzi pubblici durante i 3 giorni, abbiamo fatto il 3-day tourist ticket, acquistandolo alle macchinette automatiche dell’aeroporto, in prossimità della stazione della metro. Questo biglietto è valido per tutti i mezzi pubblici della Athens Urban Transport Organization (OASA), includendo anche le tratte da/per l’aeroporto al centro città con la metro o con l’Express bus. La durata del tragitto è di circa 1 ora.

Il costo del 3-day tourist ticket è stato di 20,00 euro a persona. Per info sui trasporti pubblici: https://www.oasa.gr/en/.

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Silvia D'amico | viaggiconme.it | Blog di Viaggi

Silvia D'Amico

viaggiconme.it

Mi chiamo Silvia e amo viaggiare. Ho un debole per il Mondo in generale e per Londra in particolare. Nei miei viaggi non manca mai la compagnia, lo zaino in spalla e un buon programma. Dalla mia passione per il viaggio nasce ViaggiConMe, uno spazio per condividere racconti, consigli ed informazioni, tratti dalle mie esperienze di viaggiatrice ed organizzatrice, con chiunque voglia visitare le stesse mete.

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