Viaggio in Polonia: cosa vedere a Varsavia in 3 giorni o in un weekend

Sempre più gettonata tra le capitali europee, Varsavia è la città ideale da visitare per chi ama il gusto della scoperta spendendo poco. Varsavia profuma di storia e di cultura, mostrando con orgoglio le cicatrici di un passato disastroso, segnato dalla Seconda Guerra Mondiale e dall’occupazione sovietica, dal quale ha saputo risollevarsi e riportarsi al passo coi tempi. Come molte città europee, Varsavia è ben servita da voli low cost ed è semplice da raggiungere per trascorrervi qualche giorno. Se avete in programma di visitare Varsavia, qui trovate informazioni aggiornate su cosa vedere a Varsavia in 3 giorni o in un weekend, sulla base della mia esperienza nel novembre 2015 insieme a Marco.

GIORNO 1

Itinerario giorno 1 a Varsavia

1. Plac Zamkowy e Castello Reale

Plac Zamkowy è l’anticamera del centro storico ed il punto di partenza del nostro itinerario di 3 giorni a Varsavia. Questa enorme piazza è dominata dalla Colonna di Re Sigismondo III, re di Polonia dal 1587-1632, che spostò la capitale da Cracovia a Varsavia. Sulla piazza si affaccia il Castello Reale, che dal XIV secolo è stato la residenza di molti sovrani polacchi, del Presidente e sede del Parlamento. Noi l’abbiamo visto solo esternamente, ma è possibile visitarne alcune parti.

Per info su costi e orari: http://www.zamek-krolewski.pl/en.

Plac Zamkowy con il Castello Reale e la Colonna di Re Sigismondo III nel centro storico di Varsavia

2. Città Vecchia (Stare Miasto)

Da Plac Zamkowy ci siamo addentrati nei pittoreschi vicoli della Città Vecchia, il fiore all’occhiello di Varsavia: fondata nel XIII secolo, è stata completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita nel periodo postbellico. Nel 1980 la Città Vecchia è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il cuore del centro storico è la Piazza del Mercato della Città Vecchia (Rynek Starego Miasta), che ospita una statua della Sirenetta dall’aspetto battagliero. Tra i tetti della Città Vecchia si innalza il frontone dell’Arcicattedrale di San Giovanni Battista, costruita nel XIV secolo e proclamata cattedrale nel 1798. La struttura attuale è in stile gotico baltico con un interno sobrio a tre navate, la cripta e diverse cappelle sul lato sinistro. Tra queste spicca la Cappella Baryczka, che presenta un crocifisso gotico con capelli veri.

Cosa vedere a Varsavia: Piazza del Mercato della Città Vecchia (Rynek Starego Miasta)
Case colorate di Ulica Kanonia nella Città Vecchia di Varsavia

3. Città Nuova (Nowe Miasto)

Passando attraverso il Barbakan, una fortezza semicircolare del 1548, abbiamo raggiunto la Città Nuova. La Città Nuova è stata fondata nel XIV secolo e rimasta indipendente fino al XVIII secolo, quando è stata unita alla Città Vecchia.

Percorrendo la via principale, Ulica Freta, siamo arrivati alla Piazza del Mercato della Città Nuova (Rynek Nowego Miasta), su cui si affacciano la piccola Chiesa di San Casimiro ed il Convento delle Suore del Santissimo Sacramento. Ad est della piazza c’è il belvedere di Ulica Kościelna, da cui abbiamo ammirato il fiume Vistola. Ritornando lungo Ulica Freta, ci siamo fermati al Museo di Maria Skłodowska-Curie, dedicato alla vita della scienziata. Maria ed il marito Pierre Curie vinsero il Premio Nobel per la Fisica nel 1903 in seguito alla scoperta del polonio e del radio. Dopo la morte del marito, Maria vinse il Premio Nobel per la Chimica nel 1911 in seguito all’isolamento del radio. Vi consiglio di inserire questo museo tra le cose da vedere a Varsavia, perché è raccolto, ben documentato e una fonte interessante di conoscenza storica.

La visita dura in media 45 min. Per info: http://www.mmsc.waw.pl/.

Fortezza Barbakan all'ingresso della Città Nuova di Varsavia
Cosa vedere a Varsavia: Piazza del Mercato della Città Nuova (Rynek Nowego Miasta) con la cupola azzurra della Chiesa di San Casimiro ed il vicino Convento delle Suore del Santissimo Sacramento
Belvedere di Ulica Kościelna con la Statua di Maria Curie nella Città Nuova di Varsavia

4. Monumento agli Insorti di Varsavia

Dopo pranzo, in 10 minuti a piedi abbiamo raggiunto il Monumento agli Insorti di Varsavia, dedicato alla rivolta dell’esercito polacco contro i nazisti nel 1944. Il monumento è diviso in due parti: il gruppo di statue a destra rappresenta i soldati polacchi pronti a combattere, mentre le statue a sinistra raffigurano i soldati polacchi che scappano attraverso le tubature sotterranee. Il monumento di guerra si trova vicino alla Cattedrale dell’Esercito Polacco e all’elegante Palac Krasinskitch, oggi sede della Biblioteca Nazionale.

Monumento agli Insorti di Varsavia con la Cattedrale dell'Esercito Polacco sullo sfondo

5. Quartiere di Muranow

Il Quartiere di Muranow un tempo ospitava la più grande comunità ebraica d’Europa, che contava circa 380.000 persone. Nel 1940, in seguito all’occupazione dei tedeschi, gli ebrei furono isolati dal resto della città attraverso la costruzione di un muro che delimitava l’area del ghetto e costretti a vivere in condizioni disumane.

Con una camminata di 10 minuti siamo arrivati al Monumento agli Eroi del Ghetto, che commemora la rivolta degli ebrei contro la distruzione del ghetto nel 1943 e si trova davanti al POLIN Museo della storia degli ebrei polacchi. Il monumento raffigura da un lato gli eroi che hanno lottato tra le fiamme e dall’altro le persone in fila durante la deportazione ai campi di concentramento. Abbiamo proseguito fino a Umschlagplatz, la stazione da cui partirono oltre 300.000 ebrei sui treni diretti a Treblinka nel 1942. Oggi c’è un monumento di marmo nero e bianco che ricorda un carro merci.

Vicino al Quartiere di Muranow si trova il Cmentarz Żydowski, il cimitero ebraico di Varsavia. Noi non siamo riusciti a vederlo, perché in autunno viene buio presto, ma durante la bella stagione tenete in considerazione questa tappa. L’ingresso al cimitero è in Ulica Okopowa 49/51.

6. Museo di Fryderyk Chopin

Approfittando della chiusura serale, abbiamo raggiunto con l’autobus 180 il Museo di Fryderyk Chopin, situato all’interno del Palazzo Ostrogski. Il museo ripercorre la vita di Fryderyk Chopin (1810-1849) attraverso documenti originali, come lettere e spartiti, sezioni interattive e strumenti a lui appartenuti. Il museo documenta in modo esaustivo l’esistenza del compositore polacco e, per chi vuole saperne di più di musica classica, non può mancare tra i luoghi da vedere a Varsavia.

La visita dura in media 1.30h. Per info su costi e orari: http://chopin.museum/en.

GIORNO 2

Itinerario giorno 2 a Varsavia

1. Muro del Ghetto

Nel cortile del palazzo al civico 55 di Ulica Sienna si trova un pezzo dell’originale Muro del Ghetto. Noi siamo entrati nel cortile senza difficoltà, perché il portone era aperto; nel caso fosse chiuso, suonate e qualcuno vi aprirà. Altre tracce del Muro del Ghetto si trovano lungo il marciapiede di Ulica Powazkowska, dove una striscia d’asfalto con la scritta “Ghetto Wall” traccia il perimetro su cui sorgeva un’altra parte del muro.

Il Muro del Ghetto al civico 55 di Ulica Sienna a Varsavia

2. Palazzo della Cultura e della Scienza (Pałac Kultury i Nauki)

In 10 minuti a piedi abbiamo raggiunto il Palazzo della Cultura e della Scienza, un regalo di Stalin al popolo polacco. Il mastodontico edificio, emblema dell’architettura socialista, è alto 231 metri ed è stato costruito tra il 1952-55 con la funzione di sede del partito socialista. Per la sua costruzione, si dice che Stalin si sia ispirato all’Empire State Building e abbia mandato una delegazione segreta a New York per apprendere i metodi di costruzione americani. Oggi la struttura racchiude uffici, musei, cinema, sale concerti e teatri. Al 30° piano c’è una terrazza, raggiungibile con un vecchio ascensore, da cui si può ammirare tutta Varsavia. Icona della città, il Palazzo della Cultura e della Scienza non può mancare tra le cose da vedere a Varsavia.

Il costo del biglietto intero per la salita di giorno alla terrazza è stato di 20,00 PLN (złoty polacco). Per info su tipologie di biglietti, orari, tour guidati ed eventi: https://pkin.pl/en/home/.

Cosa vedere a Varsavia: Palazzo della Cultura e della Scienza visto dall'Hard Rock Cafè
Dall'alto del Palazzo della Cultura e della Scienza di Varsavia

3. Park Łazienki

Con una passeggiata di 30 minuti siamo arrivati al Park Łazienki, uno dei parchi più grandi d’Europa, che è stato costruito nella seconda metà del XVIII secolo. Il parco ospita molti edifici e musei, ma noi abbiamo preferito camminare all’aria aperta. I principali punti di interesse sono la Statua di Chopin, che rappresenta il compositore seduto, come se fosse al pianoforte, sotto un salice che riprende la forma della sua mano. Nel periodo estivo dalle panchine intorno alla statua si può assistere ad esibizioni e concerti; il Palazzo sull’Isola, che era in origine una stazione termale da cui ha preso nome il parco (Łazienki significa “baths”, cioè bagni). Il colore bianco del palazzo in stile neoclassico e la posizione sull’isola artificiale in mezzo al lago lo rendono un perfetto soggetto da cartolina; l’Anfiteatro sull’Isola, altrettanto scenografico.

Per info su orari, visite ai musei ed eventi nel parco: http://www.lazienki-krolewskie.pl/en.

Cosa vedere a Varsavia: Palazzo sull'Isola nel Park Łazienki
Anfiteatro sull'Isola nel Park Łazienki a Varsavia

4. Quartiere di Praga

Per l’ora di pranzo ci siamo spostati in 20 minuti con l’autobus 162 nel Quartiere di Praga, sulla sponda destra del fiume Vistola, che è rimasto indipendente da Varsavia fino al 1791. Occupato dalle truppe dell’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale, questo quartiere è una delle poche zone della città sopravvissute al conflitto e lì sembra essersi fermata. Molti edifici sono in rovina e, nonostante si sia fatta avanti qualche costruzione più moderna, domina un senso di trascuratezza. Il fascino decadente ha colpito tuttavia la sensibilità di molti artisti, che stanno popolando l’area di atelier e gallerie d’arte. Per me questa zona della città vale la pena di essere visitata, quindi tenetela in considerazione tra i luoghi da vedere a Varsavia.

I luoghi più rappresentativi del quartiere sono la Chiesa Ortodossa di Maria Maddalena, costruita tra il 1867-1869 di colore giallo; il Bazar Różyckiego, un mercato all’aperto molto celebre durante il governo comunista, che oggi offre uno sguardo sulla vita malinconica della zona; Ulica Zabkowska, dove, tra qualche palazzo abbandonato e cortili decadenti, si trova l’edificio della Koneser, l’ultima fabbrica di vodka della città, convertita in galleria d’arte.

Per info sugli orari del bazar: http://bit.ly/2O5S7ZQ.

Persone nel Quartiere di Praga a Varsavia
Vecchio tram nel Quartiere di Praga a Varsavia
Cosa vedere a Varsavia: Chiesa Ortodossa di Maria Maddalena di colore giallo nel quartiere di Praga

5. Museo dell’Insurrezione di Varsavia

Con la linea della metro M2 in direzione Rondo Daszyńskiego, abbiamo raggiunto il Museo dell’Insurrezione di Varsavia, che ospita una ricostruzione meticolosa della rivolta dell’esercito polacco contro i tedeschi, iniziata l’1 agosto 1944 e durata 63 giorni. In questo periodo i soldati polacchi, affiancati da altri ribelli, hanno tentato di riappropriarsi di molte postazioni della città occupate dai tedeschi, contando anche sul supporto dell’Armata Rossa. I rinforzi da parte delle truppe sovietiche non sono mai arrivati e l’esercito tedesco, meglio preparato e attrezzato, ha soffocato i movimenti dell’insurrezione, che si è drammaticamente conclusa il 2 ottobre 1944.

La storia riportata sui pannelli narrativi è contestualizzata da immagini, suoni e oggetti: c’è un vero aereo da guerra, le divise e le armi dei soldati, la riproduzione di una casa e di un cimitero e tantissimo altro. Il museo è fatto molto bene e per me rientra tra i luoghi da vedere a Varsavia, perché racconta un tappa importante nella storia della città. Se non doveste riuscire a visitarlo nel secondo giorno, potete spostarlo al pomeriggio del terzo giorno.

La visita dura in media 1.30h. Per info su costi, orari e mostre: http://www.1944.pl.

GIORNO 3

Itinerario giorno 3 a Varsavia

1. Giardini Sassoni

Per raggiungere l’Istituto Storico Ebraico, abbiamo fatto una passeggiata mattutina attraverso i Giardini Sassoni, i giardini pubblici più antichi della città, aperti nel 1727. I giardini sono popolati da sculture, fontane e dalla Tomba del Milite Ignoto, posta all’ingresso del parco. In questo periodo sono un po’ spogli, ma durante la bella stagione devono essere il posto perfetto per una pausa all’aria aperta!

2. Istituto Storico Ebraico

In 10 minuti a piedi siamo arrivati all’Istituto Storico Ebraico, che prima della Grande Guerra era la sede della Biblioteca Ebraica. Durante il conflitto è stato inglobato tra i confini del ghetto ed incendiato dai tedeschi nel 1943: al piano terra è ancora visibile sul pavimento la macchia creata dall’incendio. La nostra visita inizia con un video di 20 minuti, che documenta la vita degli ebrei nel ghetto durante l’occupazione nazista: spazi sovraffollati, persone ridotte come scheletri e corpi sparsi per strada. Una testimonianza di una verità cruda, che mi ha lasciato il segno. Al secondo piano c’è un’esposizione di opere d’arte ebraica e una piccola sinagoga. La visita a questo istituto è un’esperienza intensa e toccante, che mi sento di consigliarvi tra i luoghi da vedere a Varsavia, perché riporta alla luce un pezzo di storia drammatico che non dobbiamo dimenticare.

La visita dura in media 1h. Per info su costi e orari: http://www.jhi.pl/en.

Ingresso dell'Istituto Storico Ebraico di Varsavia con la macchia dell'incendio del 1943

3. Strada Reale (Trakt Królewski)

In 10 minuti a piedi ci ritroviamo in Plac Zamkowy, da cui parte la Strada Reale, ultima tappa del nostro itinerario di 3 giorni a Varsavia. La Strada Reale è una strada lunga 11 km che unisce il Castello Reale al Palazzo di Wilanów. La strada è divisa in diversi tratti e quelli di maggiore interesse sono Krakowskie Przedmieście e Nowy Świat, rispettivamente il primo ed il secondo tratto, che coprono i primi 2 km.

Percorrendo Krakowskie Przedmieście, ci siamo fermati alla Chiesa di Sant’Anna, affiancata da una torre del 1820 da cui si può godere di un bel panorama sulla Città Vecchia, e alla Chiesa di Santa Croce, che custodisce l’urna con il cuore di Fryderyk Chopin. Lungo la via ci sono altri edifici di interesse come il Palazzo Presidenziale, attuale sede del Presidente, e l’Università di Varsavia fondata nel 1816.

Torre della Chiesa di Sant'Anna lungo Krakowskie Przedmieście nella Strada Reale di Varsavia
Cosa vedere a Varsavia: Krakowskie Przedmieście, il primo tratto della Strada Reale

Abbiamo proseguito lungo Nowy Świat, che nel medioevo era attraversata dal Re per spostarsi da Varsavia a Cracovia. Oggi il viale è costeggiato da edifici in stile neoclassico ed è pieno di negozi e locali, che animano anche le vie limitrofe come Ulica Foksal e Ulica Chmielna. Alla Rotonda Charles de Gaulle si trova un finto albero di palma, che rappresenta il legame simbolico tra la vegetazione di Gerusalemme e l’omonima via di Varsavia, Aleje Jerozolimskie.

Cosa vedere a Varsavia: il secondo tratto della Strada Reale, Nowy Świat

Si conclude qui il nostro itinerario di 3 giorni a Varsavia, una città che ho potuto apprezzare, scavando nel passato e andando oltre le apparenze. Varsavia mi ha sorpreso e spero che questo itinerario vi sia di aiuto per scoprirla e restarne affascinati, proprio come è successo a me. Se andate a Varsavia, fatemi sapere le vostre impressioni!

Guida di viaggio suggerita:

Vuoi saperne di più sul mio viaggio a Varsavia? Allora leggi anche Viaggiare in Polonia: come muoversi, dove dormire e dove mangiare a Varsavia.

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Silvia D'amico | viaggiconme.it | Blog di Viaggi

Silvia D'Amico

viaggiconme.it

Mi chiamo Silvia e amo viaggiare. Ho un debole per il Mondo in generale e per Londra in particolare. Nei miei viaggi non manca mai la compagnia, lo zaino in spalla e un buon programma. Dalla mia passione per il viaggio nasce ViaggiConMe, uno spazio per condividere racconti, consigli ed informazioni, tratti dalle mie esperienze di viaggiatrice ed organizzatrice, con chiunque voglia visitare le stesse mete.

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